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Wired.it: Una stele per svelare il linguaggio degli Etruschi

1459331426_Stele-in-situ-1-600x335Italian science reporter Anna Lisa Bonfranceschi with Wired in Italy covered SMU sponsored research at Italy’s Poggio Colla site where archaeologists have found what may be rare sacred text in the lost language of the Etruscans. The text is inscribed on a large 6th century BC sandstone slab and could reveal name of the god or goddess that was worshipped at the site.

Il ritrovamento di un stele etrusca potrebbe aiutare a ricostruire il linguaggio di questo popolo antico, arricchendo anche lo studio sul funzionamento delle città e della società.

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Italian science reporter Anna Lisa Bonfranceschi with Wired in Italy covered SMU sponsored research at Italy’s Poggio Colla site where archaeologists have found what may be rare sacred text in the lost language of the Etruscans. The text is inscribed on a large 6th century BC sandstone slab and could reveal name of the god or goddess that was worshipped at the site.

The article, “Una stele per svelare il linguaggio degli Etruschi,” published March 30.

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EXCERPT:

By Anna Lisa Bonfranceschi
Wired.it

Alta più di un metro e pesante oltre 200 chili, ricorda la stele di Rosetta. Ma invece di essere egiziana è etrusca e contiene circa 70 lettere e alcuni tratti di punteggiatura – un linguaggio in parte perso – che potrebbe aiutare a capire qualcosa di più sulla cultura degli antichi Etruschi, ricostruita soprattutto grazie alle necropoli e agli oggetti funerari.

La lastra in questione risale a 2.500 anni fa, è in arenaria ed è stata ritrovata nel sito di Poggio Colla, in Toscana, nelle fondamenta di un tempio, dove probabilmente veniva esposta come simbolo di autorità, come ha spiegato Gregory Warden del Mugello Valley Archaeological Project, che ha ritrovato la pietra. Pietra che si spera possa aiutare a far luce sul linguaggio degli Etruschi, grazie alla lunghezza del testo rinvenuto e al fatto che, non trattandosi di un testo funerario, probabilmente saranno presenti parole nuove. “Sappiamo già come funziona la grammatica etrusca, quali sono i verbi, gli oggetti, e alcune delle parole”, ha aggiunto Warden: “ma speriamo che l’analisi della lastra ci riveli il nome del dio o della dea che veniva adorata in questo sito”, richiamando il grande peso avuto dalla religione nella civiltà etrusca.

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By Margaret Allen

Senior research writer, SMU Public Affairs